Faccio esordire con molta personale soggettività questa affascinante storia, che avevo scoperto nel gennaio del 2012, dall'edificio ritratto in questa fotografia d'epoca.
Aggiungo
subito che Alberto Moreno, nipote della persona, la cui attività
cercherò nelle seguenti righe di sintetizzare, ha raccontato con
passione, competenza e acume di inquadramento e completamento storici
tutta l'inusuale vicenda sul suo blog, in oggi da rivisitare. E lì ho, inoltre, attinto tutte
le immagini che corredano questo articolo.
I
miei accenni saranno, dunque, dedicati, al dottor Giacomo Rastello, che
ha illustrato negli ultimi anni di vita la città di Bordighera, nipote
dal lato materno del professore Ludovico Isnardi di Pigna (IM), "primario dell’Ospedale Maggiore di Torino, docente universitario e vero luminare della chirurgia",
titolare della clinica in zona Nervia di Ventimiglia (IM), raffigurata
nel primo scatto, che, prima di tornare ad essere ospedale e, attualmente,
presidio sanitario, ospitò al piano terreno le scuole elementari
frequentate dal sottoscritto.
Questa dovrebbe essere la prima cartolina che il giovane medico mandò alla famiglia dalla Cina, dove andò nel 1913 per un incarico procurato dallo zio chirurgo.
Questa fotografia documenta il salvataggio di una neonata, che era stata, come costume largamente diffuso in quel grande paese, abbandonata. Fa, anche, parte di un archivio a mio avviso semplicemente straordinario.
Questa dovrebbe essere la prima cartolina che il giovane medico mandò alla famiglia dalla Cina, dove andò nel 1913 per un incarico procurato dallo zio chirurgo.
"Ti
avverto che il Comm. Schiaparelli, Presidente dell'Associazione
Nazionale per soccorrere i Missionari cattolici italiani, ha bisogno di
due medici e specialmente chirurghi per la Cina, in due luoghi diversi:
si va con le Missioni composte da Sacerdoti e Suore e si dirige un
piccolo ospedale per indigeni."
La Cina era sconvolta, come noto, in quel periodo soprattutto dai torbidi scatenati dai signori della guerra: i viaggi di Rastello furono avventurosi e i pazienti da accudire in massima parte poveri popolani cinesi. "L'estate del 1913 è per Giacomo molto impegnativa... Scortato da un centinaio di soldati mandati dal governatore dell'Honan in segno di stima, Giacomo lascia Chumatien e, alternando percorsi a piedi e l'uso della portantina che gli sembra imbarazzante, raggiunge in una settimana Nanyang; dopo altri 5 giorni di cammino entra nella provincia dell'Hupè."
La Cina era sconvolta, come noto, in quel periodo soprattutto dai torbidi scatenati dai signori della guerra: i viaggi di Rastello furono avventurosi e i pazienti da accudire in massima parte poveri popolani cinesi. "L'estate del 1913 è per Giacomo molto impegnativa... Scortato da un centinaio di soldati mandati dal governatore dell'Honan in segno di stima, Giacomo lascia Chumatien e, alternando percorsi a piedi e l'uso della portantina che gli sembra imbarazzante, raggiunge in una settimana Nanyang; dopo altri 5 giorni di cammino entra nella provincia dell'Hupè."
Questa fotografia documenta il salvataggio di una neonata, che era stata, come costume largamente diffuso in quel grande paese, abbandonata. Fa, anche, parte di un archivio a mio avviso semplicemente straordinario.
Nel 1916 il medico scrive: "Nella
scienza medica del resto come in tutti i rami dell'attività del
pensiero umano la Cina ha fatto una lunga sosta; si è attardata sui
ruderi della sua vecchia civiltà; ora però pare che voglia riprendere il
suo cammino."
Questa immagine ritrae una parte dei festeggiamenti fatti al ritorno del dottor Rastello a Laohokow nel 1921.
Ecco Shanghai in quel torno di tempo.
Tornato in Italia a metà anni '20, il medico non sa ancora che non tornerà più in Cina, di cui conserverà un grande ricordo, notevole documentazione e ancora tanti contatti.
Questa immagine ritrae una parte dei festeggiamenti fatti al ritorno del dottor Rastello a Laohokow nel 1921.
Ecco Shanghai in quel torno di tempo.
Tornato in Italia a metà anni '20, il medico non sa ancora che non tornerà più in Cina, di cui conserverà un grande ricordo, notevole documentazione e ancora tanti contatti.
Aprirà una clinica a Bordighera (IM). La seconda guerra mondiale la renderà "una struttura d'emergenza medica per la popolazione civile molto simile all'Ospedale di Laohokow."
Nella vicenda familiare del medico rientrerebbe anche un riferimento ai Giardini Moreno di Bordighera, di cui qui sopra si vede uno scorcio ritratto da Claude Monet ("Sotto gli alberi di limone Bordighera", 1884), ma questa é proprio una storia da lasciare completare ed arricchire dal nipote.
Nipote che forse riprenderà ad interagire con la documentazione cui io ho fatto qui un rapido riferimento, ma che, intanto, sta lavorando ad un prezioso sito dedicato a Giuseppe Balbo, un artista che illustrò anche il nome di Bordighera (IM).
Nella vicenda familiare del medico rientrerebbe anche un riferimento ai Giardini Moreno di Bordighera, di cui qui sopra si vede uno scorcio ritratto da Claude Monet ("Sotto gli alberi di limone Bordighera", 1884), ma questa é proprio una storia da lasciare completare ed arricchire dal nipote.
Nipote che forse riprenderà ad interagire con la documentazione cui io ho fatto qui un rapido riferimento, ma che, intanto, sta lavorando ad un prezioso sito dedicato a Giuseppe Balbo, un artista che illustrò anche il nome di Bordighera (IM).