Bordighera (IM): l'edificio di Via Romana che al piano terreno ospitò la seconda sede della Piccola Libreria |
Irene Brin - nel ricordo della nipote della sua amica, allora bambina - scendeva bella, elegante ed altera. Si accompagnava alla zia della testimone, altrettanto dotata di fascino, nel vialetto della casa dei nonni, dalle parti della curva del Giro d'Argento di Bordighera: il secondo conflitto mondiale era appena terminato, la vita - soprattutto quella brillante - riprendeva, gli ufficiali alleati a quel ricevimento intendevano divertirsi.
In quel periodo, e poco lontano dall'appena mentovato luogo, invece, si trascinava stanca per spirito di servizio, forse perché glielo l'aveva chiesto l'amico Beppe Porcheddu, Lina Meiffret, a fare da segretaria a Garigue, governatore britannico della zona. L'eroica patriota, già seviziata dai nazifascisti e scampata quasi per miracolo alla prigionia in Germania, di sicuro ancora sconvolta per la morte del fidanzato Renato Brunati, suo sodale di lotta, fucilato come ostaggio al Turchino, non immaginava che pochi mesi dopo un altro partigiano avrebbe in un suo memoriale - di recente individuato nell'archivio dell'Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Imperia da Giorgio Caudano - cercato in modo maldestro di incrinarne l'immagine. Ma di questi aspetti si stanno occupando per un prossimo libro in questo periodo Daniela Cassini (già Assessore alla Cultura del Comune di Sanremo e attualmente anche Presidente della nuova Sezione di Italia Nostra a Bordighera) e Sarah Clarke (quest'ultima signora già autrice su Per leggere - Anno 2019 - Annata: XIX - N. 36, a cura di Francesca Latini, dell'articolo Lina Meiffret: storia di una partigiana sanremese deportata nei lager nazisti e dei suoi documenti, mentre nella stessa occasione la studiosa Latini scrisse Le carte calviniane di Lina Meiffret, a dimostrazione del fatto che Italo Calvino non si era limitato a riportare a maggio 1945 su "La Voce della democrazia" le traversie subite da Lina Meiffret).
Nel 1946, nell'ambito di un grande collettivo sforzo di generosità fatto per sopperire in qualche modo alle miserie lasciate dalla seconda guerra mondiale, una bambina di soli 6 anni dal Cassinate raggiungeva Imperia, per essere ospitata da una famiglia comunista, presso la quale rimase poi sempre.
La figlia del professore Raffaello Monti fu, invece, l'ultima persona a vedere in Bordighera Giuseppe Porcheddu poco prima che scomparisse nel nulla.
Fu presente anche Elsa De Giorgi al Premio "Cinque Bettole" di Bordighera nel 1957, ma la sua intensa relazione amorosa con Italo Calvino stava ormai volgendo al tramonto.
Nel 1958 Maria Pia Pazielli
trasferiva da Bordighera a Sanremo la sua "Piccola Libreria": di sicuro
non mancarono di frequentarla nella nuova sede Francesco Biamonti, Luciano De Giovanni, Carlo Betocchi.
Adriano Maini