Gli scatti qui pubblicati sono riferiti al corteo sindacale unitario per
lo sciopero generale nazionale sulla casa - un evento centrale di
quell'Autunno Caldo, ormai entrato nella Storia - un corteo che ebbe
luogo in Ventimiglia (IM) mercoledì 19 novembre 1969.
Le fotografie in questione provengono dal munitissimo archivio di Alfredo Moreschi, ma una loro ulteriore specificità verra spiegata più avanti.
In effetti, Moreschi non ricordava più in quale occasione fossero state fatte. La spiegazione è stata fornita da Lorenzo Trucchi, all'epoca Segretario
della Camera del Lavoro di Ventimiglia, in seguito Segretario
Provinciale della CGIL, dal 1985 consigliere regionale della Liguria per
due legislature.
Lorenzo Trucchi non appare in nessuno degli scatti repertoriati, anche
perché si trovava in quell'occasione sulla FIAT 500 - la sua! - che
apriva il corteo.
Lorenzo Trucchi sarebbe poi stato uno dei tre oratori del comizio
conclusivo della manifestazione presso il Mercato dei Fiori - oggi
Mercato Annonario - di Ventimiglia.
Risulta opportuno ripensare anche alle piccole fabbriche, i cui operai erano in gran parte presenti in quella mattinata autunnale a Ventimiglia, piccole fabbriche della nostra zona, piccole fabbriche ormai scomparse!
Si dà il caso che in quel torno di tempo un gruppo - qui sopra se ne
riportano i nomi - di amici fotografi - e forse l'unico professionista
era Moreschi - si cimentavano nella realizzazione di una documentazione
che viene proprio da definire neorealista.
Sembra opportuno, allora, pubblicare - a titolo di esempio - qualche
altro scatto di quel sodalizio, non solo, come per i primi, quelli riguardanti il citato
evento della città di confine.
Alla faccia di un minimo di considerazione ecologica!
Una vista sulla piazza di Apricale.
Una Ceriana ormai d'epoca.
Ancora Ceriana.
Dolceacqua.
Ma l'archivio di Alfredo Moreschi è sterminato, composto com'è dalle fotografie fatte da suo padre, dal loro collaboratore, da Alfredo stesso, da quelle acquisite - ad esempio molte del grande Ezio Benigni di Bordighera - e così via.
Adriano Maini