domenica 2 novembre 2025

E la Genova-Nizza a Bordighera...


Proprio per l'arrivo del Giro d'Italia di ciclismo professionistico a Bordighera il 24 maggio 1953 "l'Unità" dedicava una vignetta al vincitore di tappa, Oreste Conte: da un rapido controllo a campione si deduce che l'umorista di quel quotidiano non si applicava tutti i giorni a quella manifestazione, per cui il disegno fatto per l'evento nella città delle palme potrebbe essere stato l'unico per quell'edizione della corsa diretta da Vincenzo Torriani.
 


Il 2 marzo dell'anno prima un certo rilievo era già stato assegnato dal quotidiano "La Stampa" al Circuito degli Assi di Bordighera.
Il 16 maggio 1955 Nino Defilippis  - già in fuga da prima di Ventimiglia - sfrecciava solitario in Bordighera per andare a vincere la tappa Cannes-Sanremo del Giro d'Italia.
 


L'11 marzo 1959 la Parigi-Roma ripartiva da Ventimiglia, dove il giorno avanti si erano piazzati ai primi tre posti tre francesi, Saint, Bobet - già vincitore di tre Tour de France - e Rivière - il campione dalla carriera stroncata dalla caduta al Tour del 1960 - e quei baldi pedalatori (nella foto il gruppo sul cavalcavia di Nervia a Ventimiglia) non potevano non essere ammirati anche in Bordighera. 
 


"La Stampa Sera" annunciava il 13 marzo 1961 la "Due giorni" di ciclismo di Bordighera.
 


Ebbe la sua ultima edizione nel 1975 la Genova-Nizza di ciclismo, nata nel 1910. Negli anni 1958, 1960, 1962, 1964, 1967 e 1973 era stata, invece, una Nizza-Genova. In ogni caso al passaggio per Bordighera della Genova-Nizza del 16 marzo 1961 si distingueva per il suo entusiasmo tra gli spettatori appassionati il cameriere di un bar, in divisa, come diffusamente di rigore all'epoca.
E si videro a Bordighera in seguito altre gare di ciclismo professionistico: a titolo indicativo, sempre circa il Giro d'Italia, la tappa Torino-Sanremo del 21 maggio 1961 e quella Alba-Imperia del 18 maggio 1998.

Adriano Maini