Collasgarba, piccola collina a Nervia di Ventimiglia (IM). Con qualche frangia nel territorio Comunale di Camporosso. Ben visibile e riconoscibile in varie parti della zona. Ma non sono questi aspetti che mi preme sottolineare. Nè accennare alla sua lunga, intrigante storia. Preferisco affidarmi all'onda di sparsi ricordi. Indotti ancora l'altro giorno da una conversazione con amici. Quando ho scoperto una volta di più che anche chi ci ha abitato a lungo non ne conosce le interessanti vicende di anteguerra.
Fonte: Ezio Corte di Perinaldo (IM) |
Quando colà prosperava una bella azienda floricola. Demolita dai bombardamenti aerei, come gran parte delle aree intorno.
Certo per me le memorie sono più intense, perché presso quella ditta lavorò mio nonno. E mio padre, che abitava lassù con la famiglia, sottolineava spesso con orgoglio che nell'ufficio di quel vivaio aveva imparato a scrivere a macchina. A dire il vero ripeteva sovente anche altri aneddoti, legati a quella esperienza. Aneddoti su cui mi riservo di tornare. Per molti anni, da bambino sino a diventare maggiorenne, ho abitato anch'io ai piedi di quella modesta altura.
Fonte: Silvia Ardoino di Ventimiglia (IM) |
Certo per me le memorie sono più intense, perché presso quella ditta lavorò mio nonno. E mio padre, che abitava lassù con la famiglia, sottolineava spesso con orgoglio che nell'ufficio di quel vivaio aveva imparato a scrivere a macchina. A dire il vero ripeteva sovente anche altri aneddoti, legati a quella esperienza. Aneddoti su cui mi riservo di tornare. Per molti anni, da bambino sino a diventare maggiorenne, ho abitato anch'io ai piedi di quella modesta altura.
Da adolescente mi era sufficiente attraversare una sovrastante campagna di amici per ritrovarmi subito nella vera Collasgarba. Mi pento tuttavia di non averla percorsa abbastanza. Così non ho potuto mai vedere quella scomparsa apertura che ne diede il nome dialettale: Collasgarba = collina forata. Mi rimangono impressi nella mente tante piccole gite in piccole compagnie dedite a giochi di esplorazione. Ma nella "casa bianca" distrutta dalle bombe non siamo mai entrati. Solo nella recente occasione già citata ho scoperto che qualche nostro coetaneo la definiva "dimora degli spiriti". Per me era e rimane il sito scomparso dove faceva la sua bella figura un carrubo, che offriva i baccelli più buoni che abbia mai assaggiato. Ed anche su questo aspetto in molti sono d'accordo con me. Poi, certo, intorno al 1960 qualche amico ha anche abitato a Collasgarba. La prima ripresa di edilizia fu con un villaggio turistico. Oggi quella collina sopporta sin troppe costruzioni...