Mi capitava qualche anno fa di fare in altro blog qualche considerazione sui funerali della Regina Margherita, morta a Bordighera (IM), dove abito, nel gennaio del 1926.
In verità, sollecitato dall'amico Giulio Rigotti, cercavo di dare conto di una ricerca scolastica effettuata da suo padre nel novembre del 1927.
Sinceramente, la figura della vedova (qui sopra una datata cartolina della statua a lei dedicata nella città delle palme) di Umberto I, che soggiornò a lungo a Bordighera, soprattutto nella villa che mantiene tuttora il suo nome, ad usare un eufemismo, non è stata un modello per spiriti progressisti.
Tant'è!
La
fragilità di quel quaderno mi aveva consigliato, nonostante il parere
contrario di Giulio, di procedere a fotopiarlo in modo parziale.
Nell'operazione si staccavano dalla cucitura centrale, purtroppo, le
singole pagine.
Inoltre, mi intrigava il fatto raro della conservazione in una famiglia di un documento scolastico così d'epoca.
Capita, però, in questi giorni che l'amico Silvio Martini proceda ad inviarmi vecchie fotografie, quasi tutte relative alle già dette solenni esequie, iniziate a Bordighera per terminare a Roma.
Quasi tutte realizzate, penso, dal bravo artigiano Amedeo Ferroli, una sorta di mito dalle nostre parti!
Non so se riesco a pubblicarle nell'ordine giusto.
Appaiono, mi sembra, aspetti quasi tutti diversi della parte delle cerimonie, svolta in ambito rivierasco.
Davanti alla stazione ferroviaria di Bordighera in quel lontano inverno.
In ogni caso, anche a dispetto di mie precedenti sottolineature, la storia è storia!