mercoledì 27 dicembre 2023

Villa Azzurra




"Via del Campo c'è una graziosa / Gli occhi grandi color di foglia / Tutta notte sta sulla soglia / Vende a tutti la stessa rosa" così cantava Fabrizio De André in una sua memorabile canzone.
"Via Palazzo" era invece un tempo un'espressione quasi in codice per indicare le stesse "avventure" in quel di Sanremo.
Un po' come dire "Rue de France" per Nizza.
Invece, con buona pace del nostro beneamato cantautore l'avviso in gergo riguardante Genova era "Via Pre'".
"Villa Azzurra" a Ventimiglia era una denominazione che, decifrata, portava ad una specifica situazione locale di quelle eliminate dalla Legge Merlin. Rievocata, inoltre, nel romanzo "Il conformista" di Alberto Moravia.
Le cronache dei giornali da allora ad oggi si sono, tuttavia, sin troppo occupate di scoperte di case clandestine di appuntamenti nella città di confine.
Villa Azzurra rimane ancora - si dice - con altro nome e con altra destinazione in Via Asse.
Sussistono ancora due aspetti da sottolineare: che quasi nessuno sa più con precisione quale sia l'edificio incriminato e che la zona - in Via Asse di levante -, la quale a palmi, più o meno memorizzati i discorsi dei vecchi, si può raffigurare come ubicazione della casa in questione, è oggi una delle più brutte di Ventimiglia. Nonostante la prossimità ad un antico mulino ben restaurato ed il fatto che leggermente più a ponente in quella stradina permanga qualche traccia di un'antica bellezza - muri in pietra, intonaci liguri caratteristici, fiori, piante - di quando tutto era campagna coltivata. Si salva solo la zona dove la stradina sbocca al mare.

Adriano Maini