Uno spazio attrezzato come quello della Piazza Erio Tripodi in Vallecrosia avrebbe fatto comodo anni fa per lo svolgimento di una Festa de l'Unità, che, in effetti, ebbe luogo tante volte in quell'area, dove non era ancora stato eretto il Memoriale dedicato ai detenuti del campo di transito per ebrei e prigionieri politici, aperto dalle autorità fasciste della Repubblica di Salò per diversi mesi del 1944, e dove il bar in concessione pubblica era situato in una posizione più defilata.
L'argomento "Feste de l'Unità", oggi molto rare, a prescindere da altri rivoli di possibili racconti, può essere un appiglio - ma ce ne sono altri - per rivisitare aspetti minuti e in larga misura diversi della politica di un tempo.
L'argomento "Feste de l'Unità", oggi molto rare, a prescindere da altri rivoli di possibili racconti, può essere un appiglio - ma ce ne sono altri - per rivisitare aspetti minuti e in larga misura diversi della politica di un tempo.
Non sarà inusuale che un sindaco, presente o futuro, o un assessore o un semplice consigliere comunale partecipi direttamente ad eventi sportivi, anzi, forse appariva più strano decenni fa.
Fioccavano, nella zona tra Bordighera e Ventimiglia e relativo entroterra, i soprannomi: i sindaci "Pippo" e "Miliu", il referente comunista "quello del bue" e così via, in un'allegra confusione di parole e suoni dialettali.
Fioccavano, nella zona tra Bordighera e Ventimiglia e relativo entroterra, i soprannomi: i sindaci "Pippo" e "Miliu", il referente comunista "quello del bue" e così via, in un'allegra confusione di parole e suoni dialettali.
L'orologiaio di Olivetta San Michele aveva un viso aguzzo con baffi sottili, quasi un sosia di Sergio Tofano, quest'ultimo creatore per il Corriere dei Piccoli delle avventure del Signor Bonaventura, attore, uomo di teatro, regista, scrittore, che qualcuno ricorderà, dotato di barba e capelli bianchi fluenti, intrigante interprete dell'abate Faria nella molto datata riduzione televisiva de "Il Conte di Montecristo".
L'artigiano in questione, già anziano, provvedeva in loco al tesseramento del Partito comunista, concernente ben poche persone, alla presenza alle riunioni tenute nel bar trattoria del paese eponimo ed ai comizi, a poco altro ancora: una situazione diffusa, prima dei successi elettorali comunisti del 1975 e del 1976, in tanti borghi di valle, di collina e di bassa montagna, della zona di frontiera - con la grande eccezione di Perinaldo -, per non aggiungere di tutto l'Imperiese.
Tornando direttamente al personaggio, viene da supporre, ad usare un eufemismo, che, pur essendo conosciuto e stimato, come si vide in occasione del suo funerale, non avesse, appiedato com'era e data la discreta estensione territoriale di quel comune, soverchie occasioni di fare attività nelle frazioni di Fanghetto e di San Michele in Val Roia né in quella e nelle case sparse di Val Bevera. E, con ogni probabilità, date le citate premesse, neppure tanti clienti.
L'artigiano in questione, già anziano, provvedeva in loco al tesseramento del Partito comunista, concernente ben poche persone, alla presenza alle riunioni tenute nel bar trattoria del paese eponimo ed ai comizi, a poco altro ancora: una situazione diffusa, prima dei successi elettorali comunisti del 1975 e del 1976, in tanti borghi di valle, di collina e di bassa montagna, della zona di frontiera - con la grande eccezione di Perinaldo -, per non aggiungere di tutto l'Imperiese.
Tornando direttamente al personaggio, viene da supporre, ad usare un eufemismo, che, pur essendo conosciuto e stimato, come si vide in occasione del suo funerale, non avesse, appiedato com'era e data la discreta estensione territoriale di quel comune, soverchie occasioni di fare attività nelle frazioni di Fanghetto e di San Michele in Val Roia né in quella e nelle case sparse di Val Bevera. E, con ogni probabilità, date le citate premesse, neppure tanti clienti.
In sostanza, una situazione tipica, allora, di tanti paesi, in quanto negli anni Settanta erano retti tutti, con l'esclusione già vista di Perinaldo e della vicina Soldano, dove il sindaco era socialdemocratico, da primi cittadini democristiani, ancorché eletti in liste civiche, indubitabili protagonisti di svariate cerimonie, come quelle fotografate intorno al 1969 da un gruppo di amici di Sanremo, ricercatori di realismo e conservate da Alfredo Moreschi.
In quel periodo un assessore democristiano di Ventimiglia, quando si recava a Roma per compiti istituzionali, non mancava di procurarsi un appuntamento con il suo vecchio compagno di scuola Angelo Oliva, all'epoca vice responsabile della Sezione Esteri del Partito comunista, il quale fece conoscere all'amico tutti i migliori ristoranti della Suburra e diversi risvolti, anche confidenziali, ma non troppo, della sua attività in giro per il mondo.
In quel periodo un assessore democristiano di Ventimiglia, quando si recava a Roma per compiti istituzionali, non mancava di procurarsi un appuntamento con il suo vecchio compagno di scuola Angelo Oliva, all'epoca vice responsabile della Sezione Esteri del Partito comunista, il quale fece conoscere all'amico tutti i migliori ristoranti della Suburra e diversi risvolti, anche confidenziali, ma non troppo, della sua attività in giro per il mondo.
Adriano Maini