Guido Seborga - Fonte: Laura Hess |
Le linee più generali degli aspetti di una certa pregressa vita culturale di Bordighera (IM) a me, sino ad allora ignaro per età e/o insipienza, erano già state tratteggiate da alcuni amici circa cinquant'anni fa, ma per lungo tempo non avevo mai pensato o non avevo più avuto occasione di approfondire.
Un articolo sul Premio Cinque Bettole del 1952 - Fonte: www.giuseppebalbo.it |
Un momento del Premio Cinque Bettole del 1952 - Foto: Ferroli - Fonte: www.giuseppebalbo.it |
A destra Giuseppe Balbo - Fonte: www.giuseppebalbo.it |
Di grande rilievo in proposito mi sembra uno scritto del nipote
di Guido Seborga, Claudio Panella, da cui attingo, per
stralci, quanto segue:
Fin dagli anni '50
Bordighera è stato un centro culturale decisamente animato, e Guido
Seborga passava spesso le sue giornate nei caffè del centro,
intrattenendosi con coloro che diverranno i suoi compagni di una vita.
Nei locali del Gran Caffè - ormai scomparsi - della
Stazione, o del Caffè Giglio sull'Aurelia, poi del bar Chez Louis di
C.so Italia, si è incontrata e formata più di una generazione di artisti
liguri: oltre a quella di Seborga e dei pittori Balbo e Maiolino, che
all'inizio degli anni '50 fondarono i premi delle "Cinque Bettole" per
la pittura e per la letteratura, passando libri e stimoli a scrittori
come Sanguineti e Biamonti, quella più giovane di Giorgio Loreti e
Angelo Oliva, che insieme a Seborga scoprirono i poeti francesi, i
surrealisti, gli esistenzialisti e la politica. Tutti i nomi sopra
citati, e non solo, furono variamente influenzati dall'azione continua
di formazione e incitamento all'organizzazione giovanile che Seborga
portò avanti nella Bordighera di quegli anni. Nel 1956 Seborga, che già
conosceva Francesco Biamonti e faceva parte della giuria delle "Cinque
Bettole", lo indusse a parteciparvi con la speranza che si mettesse in
luce ... Seborga citava "le pagine scritte da certi giovani come
Oliva, Lanteri, Loreti, per non dire del romanzo "Colpo di grazia" di
Biamonti, dimostrano ampiamente che un clima di ricerca intellettuale i
migliori giovani hanno saputo creare".
Fu presente in varie occasioni sopra menzionate un personaggio singolare quale fu Giacomo Natta.
Credo sia importante visitare il sito dedicato a Giuseppe Balbo, non solo per ammirare belle opere di questo artista, ma anche per conoscere più da vicino un ponderato riepilogo delle iniziative culturali, svolte in Bordighera soprattutto nei primi anni '50.
Non si dovrebbe dimenticare il pittore Gian Antonio Porcheddu.
Di sicuro scorderò in questo articolo di fare riferimento ad altri degni intellettuali.
Alla fine degli anni '50 nasce, poi, l'Unione Culturale Democratica, tuttora operante con grande impegno di Giorgio Loreti. Aggiungo, ma solo a titolo di esempio, dei nomi che vi furono e/o vi sono tuttora attivi: Paolo Del Monte, Joffre Truzzi, Sergio Gagliolo, Sauro Santilli, Francesco Biamonti, Angelo Oliva, Enzo Maiolino, Elio Lentini, Guido Seborga, Sergio Ciacio Biancheri, Matteo Lanteri.
Mi preme sottolineare che Presidente dell'Unione Culturale Democratica fu il professore Raffaello Monti [(Milano, 23 dicembre 1893; Bordighera, 15 maggio 1975). "Monti fu musicista di professione, specializzato nel violoncello, e compositore. Ebbe modo di studiare musica e perfezionare la sua arte in più Istituti e Città (Torino, Tolosa, Nizza) raggiungendo notevoli traguardi e incarichi di prestigio, tra cui quello di primo violoncellista al Teatro Regio di Torino e solista all’EIAR. La sua carriera precoce, iniziata ad appena 16 anni, continuò fino all’anno della sua morte nel 1975 con la composizione e orchestrazione di molte opere". Valentina Donati], non solo insigne musicista, ma anche pacifista di intense frequentazioni con Aldo Capitini...
Adriano Maini