Milano, stadio di San Siro: un'imprecisata partita dell'Inter, a ridosso degli anni Sessanta |
Il post di due numeri fa di questo blog ha suscitato l'interesse di Arturo Viale, che ha segnalato un singolare avvenimento a lui capitato, episodio non ancora riportato nella sua pur notevole mole di pubblicazioni.
Nel 1961 Viale fu spettatore allo stadio di San Siro di Milano dell'unica partita di calcio professionistico che gli sia mai capitato di vedere: una circostanza singolare per questo scrittore del ponente ligure, persona che, come ha sottolineato nei suoi libri, ha compiuto molte esperienze, anche girando mezzo mondo.
Conviene, a questo punto, trascrivere qualche parola dei suoi appunti, accantonati a futura memoria per un nuovo lavoro: "Ad agosto del 1961 eravamo andati una mezza settimana al paese di mamma nella Lomellina. Avevo nove anni. A fine agosto iniziava il campionato di calcio e i cugini avevano deciso di andare a San Siro e vedere la partita della prima giornata Inter-Atalanta [...] Io ricordo che era il debutto di Luis Suarez appena arrivato dal Barcellona dove era stato premiato con il pallone d'oro: tutti indicavano quel biondino che giocava con il numero 10. Erano arrivati insieme Helenio Herrera e Luis Miramontes Suarez perché l'allenatore aveva posto per il suo ingaggio la condizione di avere con sé il giocatore. I due nell'Inter conquistarono tra i molti titoli [...] Racconta Eduardo Galeano che Suarez sapeva che ogni volta che rovesciava il bicchiere del vino sulla tavola si realizzava la magia di segnare uno dei suoi gol".
Messo agli atti che quella gara terminò con la vittoria dell'Inter per 6-0, occorre aggiungere che Arturo, di rimando, è stato informato che qui si potrebbe pubblicare - come in effetti si sta facendo - la fotografia di una vecchia partita dell'Inter e che in almeno in un'occasione negli anni Sessanta Suarez fu visto fare rifornimento per la sua autovettura - si presume di ritorno dalle vacanze estive trascorse in Spagna - in località Nervia di Ventimiglia.
Nel 1961 Viale fu spettatore allo stadio di San Siro di Milano dell'unica partita di calcio professionistico che gli sia mai capitato di vedere: una circostanza singolare per questo scrittore del ponente ligure, persona che, come ha sottolineato nei suoi libri, ha compiuto molte esperienze, anche girando mezzo mondo.
Conviene, a questo punto, trascrivere qualche parola dei suoi appunti, accantonati a futura memoria per un nuovo lavoro: "Ad agosto del 1961 eravamo andati una mezza settimana al paese di mamma nella Lomellina. Avevo nove anni. A fine agosto iniziava il campionato di calcio e i cugini avevano deciso di andare a San Siro e vedere la partita della prima giornata Inter-Atalanta [...] Io ricordo che era il debutto di Luis Suarez appena arrivato dal Barcellona dove era stato premiato con il pallone d'oro: tutti indicavano quel biondino che giocava con il numero 10. Erano arrivati insieme Helenio Herrera e Luis Miramontes Suarez perché l'allenatore aveva posto per il suo ingaggio la condizione di avere con sé il giocatore. I due nell'Inter conquistarono tra i molti titoli [...] Racconta Eduardo Galeano che Suarez sapeva che ogni volta che rovesciava il bicchiere del vino sulla tavola si realizzava la magia di segnare uno dei suoi gol".
Messo agli atti che quella gara terminò con la vittoria dell'Inter per 6-0, occorre aggiungere che Arturo, di rimando, è stato informato che qui si potrebbe pubblicare - come in effetti si sta facendo - la fotografia di una vecchia partita dell'Inter e che in almeno in un'occasione negli anni Sessanta Suarez fu visto fare rifornimento per la sua autovettura - si presume di ritorno dalle vacanze estive trascorse in Spagna - in località Nervia di Ventimiglia.
Una volta di più non si resiste alla tentazione di effettuare, più che delle integrazioni, delle divagazioni.
Milano: l'esterno dello stadio di San Siro domenica 28 febbraio 1960 |
Per l'incontro Inter-Sampdoria (risultato: 0-0), disputato il 28 febbraio 1960, c'é, invero, uno scatto dell'esterno di San Siro proprio di quel giorno, mentre di altri, che pure inquadrano l'Inter non vi è - per carenza di inventario - la matematica certezza che siano di pari data. In quel match, comunque, solo a fare qualche esempio, - sempre che nella ricerca non si vi siano state delle falle - nella squadra di Genova c'era Skoglund, che aveva già militato nell'Inter, e Mora, luminosa ala destra, la cui carriera incontrò di lì a poco tempo un prematuro brusco arresto, e in quella nerazzurra Corso, il solo che poi Viale ebbe occasione di ammirare rispetto alla formazione di due campionati prima, perché con l'arrivo del nuovo allenatore Helenio Herrera i ranghi dei «bauscia» - come vengono o venivano chiamati dai rivali cittadini milanisti - erano stati più che largamente rinnovati.
Si va qui, inoltre, a produrre un'immagine relativa a Juventus-Milan (risultato: 3-4) del 6 novembre 1960, perché nelle file della Vecchia Signora quella domenica esordì, guarda caso, proprio il già citato Mora.
Nel dialogo intercorso Viale è "inciampato" poi in un equivoco sull'identità del gestore (o varie identità dei gestori) delle pompe di benzina di Nervia, il che autorizza all'esibizione di almeno una fotografia in merito.
Puskas, Herrera ed un terzo signore. Foto Moreschi |
Poteva poi mancare la copia di un'istantanea con cui il bravo Alfredo Moreschi aveva colto proprio nel 1961 a San Romolo di Sanremo Helenio Herrera (al centro) con Ferenc Puskás (a sinistra), Puskás per diverse classifiche di settore uno tra i dieci migliori calciatori di ogni epoca e che in quel torno di tempo poteva anche essere visto talora allenarsi sul campo del Capo della città delle palme con gli allievi e gli juniores della Giovane Bordighera, ed un terzo signore, di cui non è sicura l'identità?
Adriano Maini