Arnaldo Scotto ricorda sia i giornalini a fumetti "intrepido" di fine anni Cinquanta - e questo lo fa in buona compagnia, ancor più per quelli precedenti! -, sia le buste contenenti a sorpresa alcune copie di quel periodico messe successivamente in vendita nelle edicole.
Nell'estate del 1955, sotto il pergolato di uva americana del giardino di una casa dei Gallinai di Bordighera - di vicini ed amici della nonna materna - un bambino che non sapeva ancora leggere sfogliava avidamente decine di "intrepido" ed una mezza dozzina di albi di raccolta di numeri più vecchi del medesimo, che i figli di quei signori sapevano, invece, già apprezzare sino in fondo, soffermandosi quasi esclusivamente sulle avventure di Buffalo Bill.
Alcuni birbantelli della zona e di Via Regina (come ancora oggi in tanti vogliono chiamare come ai vecchi tempi Via Dante) di Ventimiglia erano in quel periodo anche loro entusiasti di "intrepido", facendoselo girare l'un l'altro: uno della compagnia da grande sarebbe anche diventato collezionista di fumetti.
Ed alcuni, se non tutti, adesso rammentano come graditissima novità i regali pubblicitari che la carovana commerciale al seguito del Giro d'Italia di ciclismo il 16 maggio 1955 aveva lanciato al passaggio in Corso Genova all'altezza dell'incrocio con la loro strada.
Nell'estate del 1955, sotto il pergolato di uva americana del giardino di una casa dei Gallinai di Bordighera - di vicini ed amici della nonna materna - un bambino che non sapeva ancora leggere sfogliava avidamente decine di "intrepido" ed una mezza dozzina di albi di raccolta di numeri più vecchi del medesimo, che i figli di quei signori sapevano, invece, già apprezzare sino in fondo, soffermandosi quasi esclusivamente sulle avventure di Buffalo Bill.
Alcuni birbantelli della zona e di Via Regina (come ancora oggi in tanti vogliono chiamare come ai vecchi tempi Via Dante) di Ventimiglia erano in quel periodo anche loro entusiasti di "intrepido", facendoselo girare l'un l'altro: uno della compagnia da grande sarebbe anche diventato collezionista di fumetti.
Ed alcuni, se non tutti, adesso rammentano come graditissima novità i regali pubblicitari che la carovana commerciale al seguito del Giro d'Italia di ciclismo il 16 maggio 1955 aveva lanciato al passaggio in Corso Genova all'altezza dell'incrocio con la loro strada.
Si dà il caso che venisse scattata una fotografia di Nino Defilippis già in fuga per andare a vincere nella città dei fiori quella tappa, la Cannes-Sanremo, nella discesa davanti al centro storico di Ventimiglia Alta, da parte del padre del bambino che amava tanto "intrepido", ma che non poteva ancora assaporarlo del tutto.
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Ed a chiudere il cerchio si può sottolineare che alcuni discoletti dei Gallinai proprio in quell'epoca partecipavano ad una colonia di Triora, loro di Bordighera, una cittadina tuttora sede - con meno fasti del passato - di alcune postazioni ricreative estive per bambini e per ragazzi.
Adriano Maini