martedì 30 settembre 2025

Battaglia di Fiori che passione

Il carro "Barone di Münchhausen" della compagnia "A Mar Parà" nel 1967

Ventimiglia (IM): lo slargo dove veniva costruito il carro della compagnia "A Mar Parà"

Gianfranco Raimondo ha visto gran parte, se non tutte, le Battaglie di Fiori di Ventimiglia del dopoguerra. Valido presentatore amatoriale di diversi tipi di spettacoli, specie musicali, nel 1961, poiché il Comitato Organizzatore aveva esaurito i fondi, da un dirigente venne convinto per spirito di appartenenza a fare gratuitamente lo speaker della manifestazione, tutto sommato cavandosela anche bene.
Sul tema di recente in uno dei suoi tanti articoli si è soffermato piuttosto su di una vecchia compagnia di carristi, quella denominata "A Mar Parà" (Alla mal parata), che conseguì diversi successi nelle edizioni degli anni Sessanta, trovando sempre una degna rivale ne "I Galli del Villaggio" di Bordighera, per i quali fu a lungo progettista - come già qui messo in evidenza in una precedente occasione - un noto e simpatico geometra della città di confine.
Il gruppo in questione allestiva il capannone in un cortile situato in posizione abbastanza intermedia tra la zona Nervia ed il centro urbano, comunque più prossimo a Via Dante, alias Via Regina, un'arteria lungo la quale venivano preparati invero altri carri ancora.
Una nota di costume che dagli appunti di Gianfranco si può far derivare é che come nel caso di "A Mar Parà" operavano persone di Nervia, dove era invece presente la "Cheli de Nervia", anche per altre compagnie era molto differenziata la provenienza di costruttori, saldatori, infioratori e carristi, perché la festa era... la festa.

Arturo Viale, in vista della stesura di un suo prossimo libro, ha chiesto informazioni sui carri vincitori della Battaglia di Fiori del 1950, quasi per paradosso su questo blog già menzionata per un pittoresco articolo d'epoca di un giornalista de "l'Unità". Un altro aspetto singolare che salta di conseguenza agli occhi é che quell'anno ai fini delle premiazioni vennero previste cinque categorie di carri (forse il numero massimo mai stabilito: già l'anno dopo solo tre; ma in seguito ci furono altre variazioni): qui si riportano solo, come esempi, "Ode al fiore" di "Cumpagnia d'i Ventemigliusi", vincitore tra i carri grandi, e "La stella di Bagdad" di "E Spine", primo tra i carri medi.

Facendo ricerche, per quel periodo e quello subito successivo si possono notare altre circostanze curiose. A titolo semplicemente indicativo in proposito si può rimarcare che per lungo tempo i carri usufruirono di trazione animale; che nel 1949 operava già una compagnia riconducibile ad iniziative del Partito comunista, come più avanti sarebbe stato per i gruppi "Rinascita" e "Nuova Generazione"; che nello stesso anno apparvero anche le Ferrovie francesi, forse per un carro preparato da ventimigliesi con un minimo di compartecipazione di qualche cheminot; che erano ancora tanti i gruppi riconosciuti con i cognomi di singole persone e diversi quelli di Sanremo.

Per molte delle notizie qui riportate è stata indispensabile la consultazione del libro "Battaglia dei Fiori" di Danilo Gnech, Franco Miseria e Renzo Villa (Dopolavoro Ferroviario di Ventimiglia, Cumpagnia d'i Ventemigliusi, Civica Biblioteca Aprosiana - 1987).

Adriano Maini