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Puskàs a sinistra con Von Mayer, giocatore della Sanremese - Fonte: Alfredo Moreschi |
Ho riportato nel mio ultimo trafiletto qualche accenno a sporadiche presenze di Ferenc
Puskàs, secondo gli esperti (e moltitudini di appassionati!) uno dei migliori calciatori di sempre, ad allenamenti della Giovane Bordighera nei primi - per i ricordi che sono riuscito a raccogliere - anni 1960.
L'amico
Alfredo Moreschi, letto il post in parola, ha deciso di mandarmi qualche fotografia dell'asso magiaro, riconoscibile per il cappotto che indossa, da lui realizzata in Sanremo (IM).
Ritengo scontato da parte del lettore che sappia che, con i tragici fatti di Ungheria del novembre di quell'anno, i giocatori della Honved, tra cui Puskàs, decisero di non rientrare in patria. Alcuni di loro approdarono in seguito a varie squadre europee, altri torrnarono a "casa". Ma questa è un'altra storia. Come sarebbe quella di seguire in quel periodo Puskàs, che, non potendo per squalifica biennale della Federazione Europea, accettare subito l'ingaggio di una nuova compagine, dimorò sulla Riviera dei Fiori, segnatamente a Bordighera (IM), dove tornò spesso in seguito. E che per una squadra italiana in vita sua giocò una sola partita: nel 1958 con il Signa 1914, a titolo di amicizia per un signore conosciuto proprio a Bordighera, Renato Bonardi (che in effetti aveva tentato di ingaggiarlo per la Fiorentina!), contro l'Empoli (3-0), come riportato (mi ripeto!) da Arturo Viale in "Oltrepassare", ma anche da Fabrizio Prisco in "Il bambino e il Colonnello", uno dei racconti di "Notti magiche" (edizioni Graus).
Le prime immagini di Alfredo, che qui riproduco, mostrano il "colonnello", come veniva chiamato, nello stadio di Sanremo. Evidenziano anche calciatori della Sanremese, che allora militava in Serie C. Non entro nei dettagli, anche perché potrei farlo in un prossimo post.
Non ho più voluto disturbare Moreschi per avere conferme, ma credo proprio che il primo lotto di fotografie che pubblico si riferiscano a Sanremese-Honved (4-7) del 2 gennaio 1957, una partita (gli ungheresi appaiono con le maglie più chiare) di cui sinceramente prima di compiere per questo articoletto qualche ricerca non sapevo nulla, ma che è rimasta nel vivo ricordo di molti abitanti della città dei fiori e in relative cronache.
Aggiungo, poi, scatti del 1961, che ritraggono Puskàs, insieme ad Helenio Herrera (al centro, nella prima fotografia di questa serie), allenatore di calcio troppo noto, perché io debba aggiungere qualcosa - ed altre persone, va da sé - a San Romolo, Frazione in altitudine (768 metri) di Sanremo.