
Luca Giovannetti nell'agosto del 2019 aveva creato su Facebook il
gruppo “Internet in Riviera”. Tra le prime righe che pubblicava ci sono
le seguenti: “AAA CERCHIAMO gli internettiani della prima ora in
RIVIERA, quelli che si collegavano con il modem 14.4, che scrivevano nei
guestbook, che usavano Netscape e Trumpet WinSock, che si collegavano a
Ftp.funet.fi, che scaricavano file importanti con l’FTPBATCH, quelli
che… insomma gli EROI visionari che hanno vissuto la partenza di
internet…“.
Questo gruppo non ha avuto, per così dire, molta fortuna, ma la sua presenza si presta a qualche considerazione, se non altro
di costume.
Nella zona tra Imperia e Nizza altri pionieri nella creazione di
contenuti e di prestazioni innovative furono Angelo Pallanca e Valeria
Sinnati. Ma esistevano già, prima della messa in opera del Web, anche i BBS
(Bulletin Board System), ai quali ci si connetteva da remoto via modem,
causando in molti casi - in Riviera dei Fiori sempre -, discreti costi
della bolletta del telefono.
BBS che in sparuto numero ancora un po’ resistono, pare; qualcuno anche
approdato sul Web. BBS che in verità non servirono mai allo scopo ai
ricercatori di nuove esperienze.
Ad un certo punto Flavio Palermo, all’epoca molto appassionato di queste
cose, ne realizzò uno, perfettamente funzionante, in un computer della
sua ditta di Ventimiglia. Sarebbe stata una buona occasione,
economica per le telefonate, per dialogare con artigiani e commercianti.
I problemi di lavoro di Flavio, fatti salvi alcuni simpatici contatti
di carattere privato, fecero tramontare sul nascere il tentativo.

E Flavio Palermo svela oggi certi suoi arcani: "Con il Videotel mi collegavo già dal
1989 con il commodore 64. C'è un articolo "SPRITE 6499" che mi hanno
pubblicato sulla rivista mc microcomputer del 1989 , dove spiego come
modificare il software in linguaggio macchina del modem (6499) del
commodore 64 per aggiungere uno SPRITE (freccia che si muoveva con il
joystick) per navigare sul Videotel..."
Un sistema
telematico similare, dotato di specifico software, venne messo in piedi
da consulenti professionali di Nizza per una collaborazione transfrontaliera,
che non decollò mai, non tanto per carenze del programma (che non era
stato certo regalato!), quanto per la scarsa adesione di adepti.
In Francia andava da tempo alla grande il Minitel, servizio telematico
di videotex, come recita Wikipedia, la quale, se si vuole, è da
consultare anche per sapere qualcosa di più sui BBS. Quel Minitel che
talvolta si ammirava in sedi professionali della Costa Azzurra. Perché
funzionava bene, sia come sistema sia come contenuti. Infine, si scoprì
che in Italia esisteva, similare, il Videotel, quello cui ha fatto riferimento Flavio Palermo, Videotel ad un certo punto
accessibile non solo con specifico apparecchio, come per il Minitel
francese, ma anche attraverso computer. Chi si cimentò con simili
operazioni ottenne solo risultati disastrosi sotto ogni profilo.
Risale alla tarda primavera del 1996 - una data spartiacque degli
episodi qui citati - la prima fotografia che qui appare, dove a sinistra si
possono vedere il menzionato Luca Giovannetti e impegnato con il
portatile Carlo Venditto, ritratti nello stand di Ventimiglia Expo,
che ebbe luogo proprio a due passi dalla sede della loro
neonata azienda, collegata nell'occasione con un cavo volante alla postazione fieristica. Quando l’internet provider aperto, già in costanza di
Web, proprio da Luca e dai suoi soci (ai già citati sono da aggiungere
Luca Lombardo e Riccardo Lora) in Roverino di Ventimiglia consentì
finalmente a molti utenti un notevole abbattimento dei costi dei
collegamenti telefonici. In effetti, ancora pochi mesi prima di quella
data in Riviera, a diversità di altre zone privilegiate del Paese,
vigevano solo cose come telnet, ping, finger ed altre ancora, cadute ormai nel dimenticatoio. E le telefonate di accesso andavano
fatte, se andava bene su Milano. Da rammentare che le relative tariffe all'epoca
erano ancora molto alte.
Adriano Maini