Luca Giovannetti nell'agosto del 2019 aveva creato su Facebook il gruppo “Internet in Riviera”. Tra le prime righe che pubblicava ci sono le seguenti: “AAA CERCHIAMO gli internettiani della prima ora in RIVIERA, quelli che si collegavano con il modem 14.4, che scrivevano nei guestbook, che usavano Netscape e Trumpet WinSock, che si collegavano a Ftp.funet.fi, che scaricavano file importanti con l’FTPBATCH, quelli che… insomma gli EROI visionari che hanno vissuto la partenza di internet…“. Questo gruppo non ha avuto, per così dire, molta fortuna, ma la sua presenza si presta a qualche considerazione se non altro di costume. Nella zona tra Imperia e Nizza altri pionieri nella creazione di contenuti e di prestazioni innovative furono Angelo Pallanca e Valeria Sinnati. Ma esistevano già, prima della messa in opera del Web, anche i BBS (Bulletin Board System), ai quali ci si connetteva da remoto via modem, causando in molti casi - in Riviera dei Fiori sempre -, discreti costi della bolletta del telefono. BBS che in sparuto numero ancora un po’ resistono, pare; qualcuno anche approdato sul Web. BBS che in verità non servirono mai allo scopo ai ricercatori di nuove esperienze. Ad un certo punto Flavio Palermo, all’epoca molto appassionato di queste cose, ne realizzò uno, perfettamente funzionante, in un computer della sua ditta di Ventimiglia. Sarebbe stata una buona occasione, economica per le telefonate, per dialogare con artigiani e commercianti. I problemi di lavoro di Flavio, fatti salvi alcuni simpatici contatti di carattere privato, fecero tramontare sul nascere il tentativo.
Un sistema telematico similare, dotato di specifico software, venne messo in piedi da “professionisti” di Nizza per una collaborazione transfrontaliera, che non decollò mai, non tanto per carenze del programma (che non era stato certo regalato!), quanto per la scarsa adesione di adepti. In Francia andava da tempo alla grande il Minitel, servizio telematico di videotex, come recita Wikipedia, la quale, se si vuole, è da consultare anche per sapere qualcosa di più sui BBS. Quel Minitel che talvolta si ammirava in sedi professionali della Costa Azzurra. Perché funzionava bene, sia come sistema sia come contenuti. Infine, si scoprì che in Italia esisteva, similare, il Videotel, quello cui ha fatto riferimento Flavio Palermo, Videotel ad un certo punto accessibile non solo con specifico apparecchio, come per il Minitel francese, ma anche attraverso computer. Chi si cimentò con simili operazioni ottenne solo risultati disastrosi sotto ogni profilo.
Risale alla tarda primavera del 1996 - una data spartiacque degli episodi qui citati - la prima fotografia che qui appare, dove a sinistra si possono vedere il menzionato Luca Giovannetti e impegnato con il portatile Carlo Venditto, ritratti nello stand di Ventimiglia Expo, che ebbe luogo - non a caso! - proprio a due passi dalla sede della loro neonata azienda. Quando l’internet provider aperto, già in costnza di Web, proprio da Luca e dai suoi soci (ai già citati sono da aggiungere Luca Lombardo e Riccardo Lora) in Roverino di Ventimiglia (IM) consentì finalmente a molti utenti un notevole abbattimento dei costi dei collegamenti telefonici. In effetti, ancora pochi mesi prima di quella data in Riviera, a diversità di altre zone privilegiate del Paese, vigevano solo cose come telnet, ping, finger ed altre ancora, cadute ormai nel dimenticatoio. E le telefonate di accesso andavano fatte, se andava bene su Milano. Da rammentare che le relative tariffe all'epoca erano ancora molto alte.
Adriano Maini