lunedì 1 settembre 2025

Guarda che luna!


Una gentile lettrice invia la fotografia di una luna dal colore molto rosso, apparsa pochi anni fa sopra Bordighera, immagine, a quanto pare, pubblicata in qualche derivazione di questo blog. La signora lo ha fatto in costanza della variabile presenza negli orari - di tragitti e di tinta (bianco, giallo, rame) - nei primi giorni di agosto dell'acclamato satellite, perché la pregressa immagine rappresenta forse un unicum. In ogni caso, è stato uno spettacolo ammirare circa un mese fa - come molte persone hanno fatto, non risparmiando pertinenti scatti - i migliori aspetti della luna in punti differenti e in momenti diversi della sera e della notte. Eppure, sembra irripetibile una certa scena di un anno fa, quando gli arabeschi disegnati da Selene, stelle, luci di barche sul mare (e qualche occasionale segnale di un aereoplano) sembravano invero originali. Senonché, proprio l'altro giorno ed ancora ieri, chi da queste parti avesse alzato gli occhi all'aperto avrebbe potuto scorgere una luna crescente pennellata di oro infuocato, quando per un passaggio più lungo intorno alla 23, quando per un passaggio più breve un po' più tardi, ma sempre sotto l'incombere di nuvole che avranno pure condizionato il fenomeno.

E si metta nel contesto, sia pure "fuori sacco", il grandioso arcobaleno apparso poco fa in direzione Francia a sovrastare l'intera zona intemelia!


Ogni tanto qualcuno saluta ancora per strada Salvatore con il nomignolo "Acapulco", a lui affibbiato non si sa più se per ammirazione o per ironia - comunque, con un richiamo alla nota località del Messico, dove, come visto in alcune pellicole, le altezze per tali prodezze sono senza paragone ben maggiori - quando si esibiva in plastici tuffi dagli scogli di Sant'Ampelio di Bordighera, quelli tanto amati dallo scrittore, poeta ed artista Guido Seborga.


Più facile notare adesso, specie nella brutta stagione, gite romantiche in quel sito molto caro agli abitanti della città delle palme.

Per non ricorrere all'espressione forse in oggi non molto corretta "i vecchi definivano" si userà la perifrasi "molte persone una volta chiamavano gobba del cammello" - quando, invece, il paragone sarebbe stato più giusto con il dromedario - un punto preciso della Costa Azzurra molto visibile dall'estremo ponente ligure, che per molti sedentari è sempre stato l'orlo occidentale della catena dell'Esterel, che da alcuni velisti non è mai stato preso in considerazione e che, in genere, non viene ormai più neanche notato: secondo un diligente fotografo amatoriale ed escursionista nostrano si tratta di una altura nelle vicinanze di sud-est di Frejus.

Adriano Maini